Nonostante in molti pensino che siano stati saltati alcuni test fondamentali che dovrebbero analizzarne gli effetti collaterali a lungo termine, la Russia intende autorizzare la distribuzione e la somministrazione di un vaccino contro il Covid-19 entro il 12 Agosto, ovvero entro 2 settimane.
Di fronte al dilemma di continuare a veder morire decine di persone ogni giorno o provare a fermare la diffusione della pandemia, la seconda opzione non sembra illogica, sino a che non vengono a mancare quei requisiti fondamentali che sono indispensabili per la nostra salute.
Un vaccino deve per forza di cose seguire un iter burocratico che é fatto di piccoli passi volti ad analizzare ogni minimo aspetto e come tutti sappiamo volto a verificare eventuali effetti collaterali.
Il fatto di saltare alcuni di questi passaggi per dare alla gente un vaccino ti porta a vincere sul breve periodo nei confronti di chiunque nel mondo, ma ti porta ad avere troppi punti oscuri sugli effetti collaterali, quelli a lungo termine.
Dunque la notizia é straordinariamente positiva, ma coperta da una quantità di dubbi che evidenziano ancora una volta una gestione abbastanza approssimativa della situazione sanitaria in Russia.
E’ vero il primo vaccino potremmo averlo per Novembre o Dicembre, il che significa disponibile a tutti noi forse entro la fine anno o al massimo l’inizio del 2021 il che significa aver fatto un passo enorme, considerando la media di 18 mesi canonici per la distribuzione di un vaccino normale. Vista l’emergenza si sono assottigliate le azioni burocratiche, ma non si possono tagliare anche quelle scientifiche che hanno bisogno di un tempo minimo indispensabile.
Questo tempo in Russia lo stanno azzerando totalmente.
La Russia vuole autorizzare un vaccino per il Covid-19 entro 2 settimane

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