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Ricercatori, 4 anni di lavoro in meno di 1

editoriale italiano

E’ vero, buona parte di questi quattro anni era di solito da imputare alla burocrazia che allungava di molto i tempi. Resta comunque un’impresa epica, impossibile da pensare fattibile nell’era pre-covid.
I ricercatori non sono persone che amano mettersi in mostra, la loro sfida é verso la scienza, non sono interessati ai titoli e ai giornali.
La maggior parte di loro parla dei propri colleghi più che di se stessi. In effetti, se chiedi loro del lavoro che stanno facendo, ti diranno sempre quanto è grande la loro squadra.
Eppure quest’anno, più che mai, meritano di avere i riflettori puntati addosso. Mentre abbiamo osservato le prime ondate di persone che ricevevano le prime dosi di vaccino e sentivamo le loro speranze di poter finalmente abbracciare i propri cari, era impossibile non commuoversi.
Eppure questo momento stava accadendo solo perché i ricercatori sui vaccini stavano lavorando instancabilmente per poter correre in nostro soccorso contro la pandemia. Se questo è l’inizio della fine della pandemia, come tutti speriamo, allora è chiaro che ciò è avvenuto grazie alle persone che lavorano insieme per il bene di tutti noi e queste persone hanno davvero battuto ogni record.
In pratica tutti gli addetti ai lavori sono concordi che di solito per ottenere un risultato del genere ci vogliono almeno 4 anni di lavoro, loro ci sono riusciti in meno di 1 anno.
Le ore di lavoro non si contavano in questo anno assurdo di pandemia soprattutto quelle passate in laboratorio a trovare il modo di sconfiggere il Covid-19.

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