l leader nordcoreano Kim Jong Un ha dichiarato di essere disposto a ripristinare una linea di dialogo, ma ha accusato gli Stati Uniti di proporre colloqui senza modificare la loro “politica ostile”, ha riferito oggi l’agenzia di stampa statale KCNA del Nord.
Kim ha fatto le osservazioni all’Assemblea popolare suprema del suo paese, che si è riunita per il secondo giorno per discutere l’agenda politica, economica e sociale del governo.
La Corea del Nord questa settimana ha condotto l’ultimo di una serie di test sulle armi, sparando un missile ipersonico mai visto prima e partecipando a una corsa per il sistema di armi avanzato guidato dalle maggiori potenze militari.
Gli Stati Uniti e l’alleata Corea del Sud hanno cercato per anni di spingere la Corea del Nord a rinunciare ai suoi programmi nucleari e missilistici a costo di sanzioni.
Kim si è rifiutato di abbandonare le armi di cui ha bisogno la Corea del Nord per la sua difesa e spesso ha cercato in ogni modo di mettere contro i due alleati.
Il punto é che la Corea del Nord da un lato basa la sua politica sulla presenza militare e la sua dittatura sull’oppressione del suo popolo. Nelle condizioni attuali dove la pandemia ha colpito il mondo intero e annientato qualsiasi possibilità di ripresa commerciale, la Corea del Nord paga lo scotto di un’ideologia egoista e fallimentare, soprattutto nell’epoca che viviamo.
Kim Jong Un é disposto al dialogo ma condanna la politica ostile degli Stati Uniti

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