I legislatori del Mississippi hanno votato domenica per far cambiare, una volta per tutte, la bandiera dello stato dominata dall’emblema di battaglia confederata che ha volato per 126 anni.
La bandiera, l’unica bandiera di stato rimasta nel paese con il simbolo confederato palese, serviva per molti come un segno inevitabile delle cicatrici razziali del Mississippi.
Abbracciata ancora da molti residenti del Mississippi bianchi come fiera dimostrazione dell’eredità del Vecchio Sud, la bandiera è sempre più arrivata a evocare segregazione, violenza razziale e una guerra che aveva un obiettivo centrale di preservare la schiavitù.
Nel Mississippi, lo stato con la più alta percentuale di afro-americani della nazione, adesso anche i bianchi e non solo le persone di colore hanno dimostrato la loro intenzione di voler far sparire la bandiera confederata dalla bandiera dello stato.
I legislatori hanno deciso di cambiare, probabilmente per sempre, mettendo un piede nel nuovo futuro degli Stati Uniti e lasciando indietro un passato macchiato dal sangue della guerra e del razzismo.
Il Mississippi decide di togliere la bandiera confederata da quella dello stato

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