Per alcuni sembra di essere tornati a periodi di crisi negli approvvigionamenti oltremare che risalgono agli anni ’70. La situazione sta per essere sbloccata dal governo ma non potrà sopperire agli arretrati e soprattutto l’adeguamento non potrà essere immediato.
Ci vorranno settimane per ripristinare un livello normale sia in merito alla consegna di merci che in riferimento alla consegna di carburante.
Nella pratica per chi si occupa di trasporti non cambia molto, riguarda solo una differenza nei certificati e nelle autorizzazioni, ma non nelle tempistiche e nei numeri.
Ora che il governo ha sbloccato un numero di visti temporanei rivolti ai trasportatori che potranno raggiungere il Regno Unito per le consegne, rimangono troppi problemi legati a questo periodo di mancate consegne che non potrà essere ripristinato prima di 6 settimane secondo gli esperti. Nel frattempo a farne le spese sono gli inglesi, con lunghe code dai distributori e soprattutto con gli scaffali di molti supermercati che in alcune corsie sono ormai vuoti.
Non si é capito come mai ci sia spinti tanto in avanti pur sapendo che si sarebbe potuta generare questa situazione di mancanza nell’approvvigionamento, ma quello che si é inteso bene é che gli inglesi non intendono pazientare oltre in questa situazione di totale incertezza che ricorda i periodi più bui nelle relazioni internazionali.
Gli inglesi cominciano ad essere infastiditi dagli scaffali vuoti e dalla carenza di carburante

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