Il governo del Regno Unito ha adottato misure di emergenza dalla giornata di ieri per cercare di alleviare la grave carenza di carburante in tutto il paese, poiché i rivenditori di benzina hanno chiuso le pompe dopo giorni di panico. Il tutto é finito per ripercuotersi sul commercio, sui trasporti, sui servizi in tutto il paese.
Il primo ministro Boris Johnson aveva già ceduto alle richieste dell’industria di rilasciare 5.000 visti a breve termine ai camionisti, mentre i giornali oggi riferiscono che potrebbe anche rendersi necessario il supporto dell’esercito per risolvere la situazione di crisi.
Il rischio è che una crisi prolungata del carburante danneggi la ripresa post-pandemia, mettendo a dura prova le linee di rifornimento già tese.
La situazione in alcune province é davvero complicata e se non verrà risolta entro poche ore si rischiano serie ripercussioni sull’economia del paese che potrebbe protrarsi persino fino a Natale.
In molti accusano il governo che ha sottovalutato la situazione e tutti sono pronti a confermare che quanto sta accadendo era ampiamente prevedibile e dunque evitabile.
L’atteggiamento Brexit del Regno Unito rischia di minare la stabilità del paese oltre a isolarlo sempre più da tutti gli altri paesi.
Il Regno Unito rilascia visti a breve termine per i camionisti che trasportano carburante

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