Le risposte alle scelte di Mosca di limitare la fornitura di gas all’Europa e ad altri paesi se non si adegueranno alle assurde richieste di Putin, non si sono fatte attendere.
Tra queste a spiccare per concretezza e fermezza quelle del primo ministro estone, Kaja Kallas che ha dichiarato: “il gas potrebbe anche diventare costoso, ma la libertà non ha prezzo”.
In molti si stanno preparando a tagliare le forniture di gas dalla Russia a costo di dover fronteggiare costi più elevati dovuti proprio alla consegna, ma la posizione presa da Putin in risposta alle sanzioni é inaccettabile e insostenibile per qualsiasi economia.
Il punto é di dover definire di quanto si potrebbero alzare i costi, visto che già sino ad oggi il gas non era proprio a buon mercato e questa situazione porterà ad un inevitabile innalzamento dei prezzi.
Prezzi che dovranno poter essere sostenuti da tutti, a costo di avviare aiuti governativi che possano garantire anche ai ceti più poveri di continuare ad utilizzare il gas per la vita di tutti i giorni.
Per Kaja Kallas il gas potrà anche essere costoso ma la libertà non ha prezzo

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