L’aeroporto di Gatwick, l’aeroporto numero 2 della Gran Bretagna a sud di Londra, ha riportato tramite un comunicato ufficiale di aver bisogno di eliminare fino a 600 posti di lavoro, quasi un quarto della sua forza lavoro, a causa del calo dei viaggi causato dal COVID-19.
Il settore dei viaggi è stato duramente colpito dalla pandemia. I blocchi che hanno impedito i voli da marzo a giugno a causa del coronavirus hanno dimezzato il traffico aereo ed in alcuni casi anche portato al 70% in meno. Numeri e percentuali non più sostenibili che hanno forzato l’amministrazione aeroportuale a dover avviare i licenziamenti.
Gatwick, di proprietà di VINCI Airports e Global Infrastructure Partners, ha dichiarato quest’oggi che sta già avviando la fase delle consultazioni collegati ai licenziamenti.
Il numero di passeggeri a Gatwick in agosto, di solito uno dei mesi più trafficati, è diminuito dell’80% rispetto allo scorso anno, hanno fatto sapere.
La mossa di Gatwick arriva dopo che l’aeroporto numero 1 del Regno Unito, Heathrow, ha lanciato un programma di licenziamento volontario e ha affermato di non poter escludere ulteriori perdite di posti di lavoro.
Nel frattempo easyJet, British Airways e Virgin Atlantic hanno già annunciato circa 20.000 tagli di posti di lavoro e hanno avvertito che i viaggi richiederanno anni per riprendersi. BA e Virgin hanno entrambe sospeso le operazioni a Gatwick per il momento.

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