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La Ferrari dall’affidabilità della vettura deve ora gestire l’affidabilità dei piloti

editoriale italiano

Che il talento ci sia nessuno può metterlo in dubbio, ma quest’anno non ci sono scusanti. Con tutti i problemi di affidabilità, la Ferrari ha messo in pista una macchina da sogno, destinata a vincere tanto.
Ecco perché ormai le ennesime scuse del pilota Ferrari, Charles Leclerc lasciano l’amaro in bocca. Sembra quasi che non bastino più. Ormai si é entrati nell’ottica che questa vettura può e deve vincere e gli errori di gioventù vanno lasciati alle spalle, alle categorie inferiori e non certo alla Formula 1, oppure ai team decisamente da classifica più bassa.
Perché l’affidabilità della vettura ha spostato l’attenzione e la responsabilità sull’affidabilità dei piloti. Questa non può venire meno, soprattutto a questi livelli.
Dunque ci si aspetta molto di più a partire dal prossimo weekend con il GP di Ungheria. Non sono accettati errori come quello in Francia, quanto meno il tifoso Ferrari non é più ben predisposto dal dover comprendere.
E’ arrivato il momento di dare una dimostrazione di forza, la macchina é diventata un punto di riferimento, meglio sbrigarsi a dimostrare che anche i piloti sono all’altezza perché se nel frattempo, come visto in Francia anche Mercedes guadagna terreno, si potrebbe rischiare di rimanere con il piatto vuoto e l’amaro in bocca.Poi se vogliamo parliamo ancora di predestinati e di nati per vincere, lo sport insegna che nulla é scritto e nessuno ha il diritto di pensare di essere superiore agli altri, non si vince così… in nessuno sport.

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