Spencer Elden, l’uomo che è stato fotografato da bambino in una piscina e messo sulla copertina dell’album Nevermind dei Nirvana, sta facendo causa alla band per sfruttamento sessuale.
La copertina ritrae Elden come un bambino di quattro mesi in una piscina, mentre afferra una banconota da un dollaro che gli viene fatta penzolare davanti in una lenza.
Ora 30enne, Elden dice che i suoi genitori non hanno mai firmato una liberatoria che autorizzasse l’uso della sua immagine nell’album.
Sostiene inoltre che l’immagine di nudo costituisce un chiaro riferimento alla pedopornografia.
“Le immagini hanno mostrato la parte intima del corpo di Spencer e hanno mostrato lascivamente i genitali di Spencer da quando era un bambino fino ai giorni nostri”, affermano i documenti legali depositati in un tribunale della California.
Le foto non sessuali di neonati generalmente non sono considerate pedopornografia secondo la legge statunitense ed in questo caso é immaginabile un’idea artistica che si distanzia molto dallo sfruttamento sessuale.
A suo tempo quell’immagine non dava tutto questo fastidio, era una libertà di espressione artistica, anche perché poi l’album é stato un successo mondiale e non certo per l’immagine di copertina ma per la musica dei Nirvana.
Tuttavia, l’avvocato di Elden, Robert Y. Lewis, sostiene che l’inclusione della banconota da un dollaro (che è stata sovrapposta dopo lo scatto della fotografia) fa sembrare il minore “come una prostituta”.
Il caso legale sostiene anche che i Nirvana avevano promesso di coprire i genitali di Elden con un adesivo, ma l’accordo non è stato mantenuto.
Bimbo sulla cover dell’album Nevermind fa causa ai Nirvana

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