Con un continuo salto tra il presente ed il passato la serie racconta le vicende di Emma Green interpretata da una straordinaria Hilary Swank. Le vicende sono mescolate magistralmente agli altri personaggi tra i quali troviamo Josh Charles come Matt Logan, marito di Emma e ingegnere della Nasa; Vivian Wu che interpreta Lu, un’astronauta cinese; Misha interpretato da Mark Ivanir, un cosmonauta russo; Ato Essandoh nelle vesti di Kwesi, un botanico; Ram Arya, interpretato da Ray Panthaki, secondo in comando e medico della missione; Alexis Logan, la figlia di Emma e Matt, interpretata da Talitha Bateman.
Proprio questo avvicendarsi di storie presenti e passate tiene lo spettatore attaccato alla Tv e sempre più interessato a sapere come sarà la prossima puntata.
Questo é l’effetto di una serie che funziona.
Tocca un argomento caro a tutti, qualcosa che se non entusiasma tutti di certo incuriosisce. Il primo viaggio su Marte da parte di una navicella spaziale che trasporta esseri umani. Fanno scalo sulla luna trasformata in un transfer aerospaziale e partono verso il viaggio più lungo che durerà mesi.
Una prima serie dedicata al viaggio, con approfondimenti sui vari personaggi protagonisti. Mai debole, mai lento e sempre in linea con questa idea di curiosità assoluta.
Così anche le storie sulla terra diventano invece che banali, qualcosa di amalgamato perfettamente nel contesto del racconto. Un modo leggero per conoscere personaggi e storie che in altri casi sarebbe potuto sembrare pesante.
Una serie da vedere, anche non tutta d’un fiato, ma che merita in senso assoluto qualche serata di questo nostro fine Settembre 2020.
Away convince tra sogno e realtà

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