L’India ha riaperto il Taj Mahal questa mattina dopo sei mesi, con i primi visitatori che sono entrati nel famoso monumento nonostante le autorità hanno registrato 86.961 nuove infezioni da coronavirus in tutto il paese.
Il numero di visitatori giornalieri è stato limitato a 5.000, contro una media di 20.000 persone prima della pandemia. I biglietti vengono venduti solo online ed il primo giorno ne sono stati acquistati meno di 300.
Ai visitatori verrà provata la temperatura prima di accedere e dovranno attenersi ai consigli per mantenere una distanza di sicurezza l’uno dall’altro.
Il problema é sempre lo stesso in tutto il mondo. Il mantenimento di opere d’arte, di gallerie e di musei, oltre che di luogo di culto richiede investimenti notevoli che sino a prima della pandemia venivano coperti dalla vendita dei biglietti ai turisti e ai visitatori in genere.
Senza questo ingresso la situazione in alcuni casi é diventata drammatica con i fondi che in nessun caso sono illimitati. Ecco perché oggi il Taj Mahal ha riaperto, nonostante la pandemia sia ancora su numeri impressionanti in India e non accenna a calare.
In India riapre il Taj Mahal anche se i contagi continuano a salire

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