Gli organizzatori insistono nel dichiarare che la cancellazione per questa edizione delle olimpiadi non é mai stata un’opzione reale.
Si é lavorato tanto per permettere che almeno quest’anno le olimpiadi venissero regolarmente svolte e dunque é giusto che ora le competizioni e le varie nazioni si affrontino nell’evento sportivo più famoso al mondo.
Questo però sembra sempre di più un comunicato stampa, la realtà si scosta troppo da quanto riferito dagli organi governativi e sportivi.
Gli atleti stanno accusando psicologicamente e fisicamente molto la situazione. I controlli sono ossessivi in alcuni casi ed eccessivi quasi sempre. Le imposizioni anti-covid minano la libertà fisica ma anche mentale di atleti che proprio in questa fase avrebbero la necessità di vivere l’evento al massimo della condizione, sia fisica che psichica.
Dunque qualcosa non torna. Ogni giorno partono nuove restrizioni, vengono isolate persone o atleti. Ogni giorno l’allarme covid non tarda a ricordare che la situazione non é proprio sotto controllo.
Da contraltare a tutto questo, gli spalti vuoti, in alcuni casi deserti, dove nemmeno i collaboratori più stretti possono mettersi a sedere.
Una situazione assurda, surreale che lascia riaffiorare un quesito che ha incuriosito tutti quanti sino a poche settimane fa.
Le olimpiadi sono la massima espressione dello sport, della competizione sportiva, della lealtà sportiva e della dedizione estrema allo sport. Sono però anche e soprattutto la festa dello sport più famosa al mondo.
Dunque, se non possiamo viverle con la gioia e la condivisione che per decenni le ha contraddistinte, che senso ha vederle solo ed esclusivamente in TV? Che senso ha per gli atleti non condividere la loro prestazione sportiva con gli spettatori.
Alcuni dicono che saranno sicuramente le olimpiadi più strane di sempre. Altri dicono che non saranno nemmeno delle vere olimpiadi. Resta il fatto che molti sponsor si stanno ritirando dai contratti pubblicitari con la consapevolezza che non saranno le olimpiadi di sempre che tutti abbiamo amato in ogni occasione come momento di condivisione dello sport. Saranno un evento Tv, l’ennesimo, uno dei tanti. Niente altro.
Tokyo e le olimpiadi che non vede nessuno

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