Spring Break in America significa la pausa di primavera, molto sentita dagli studenti e molto apprezzata da chi ama lasciarsi andare tra festeggiamenti ininterrotti e bevute senza limite.
La meta preferita da tutti, soprattutto sulla costa Est degli Stati Uniti, é sempre stata Miami, con le sue spiagge, la facilità di reperire qualsiasi cosa si voglia bere e l’abitudine ad accettare festeggiamenti sino a notte fonda.
Ma quest’anno Miami insieme al governatore della Florida si é mossa in anticipo, causa il diffondersi incontrollato del Coronavirus. Sono stati chiusi i locali e i bar, insieme a ristoranti e negozi.
Come niente fosse, non é bastato. Una folla di giovani ha invaso la città, con la scusa che i biglietti e le prenotazioni erano state pagate da tempo.
Ecco allora la risposta, ancora più pesante da parte del sindaco di Miami: chiuse anche le spiagge.
Ciò nonostante gli spring breakers non hanno alcuna intenzione di tornare a casa. Vogliono ubriacarsi e ballare sino al mattino come niente fosse, ammassati, condividendo bevande e quant’altro e se non verrà permesso loro di farlo in spiaggia, lo faranno altrove…
Un gesto irresponsabile che andava fermato da giorni non con un invito a non festeggiare lo spring break del 2020, ma con il divieto assoluto di entrare a Miami.
Lo Spring Break a Miami fa chiudere anche le spiagge

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