Rimane l’ennesima dimostrazione di forza e di talento quasi eterno quella espressa da Cristiano Ronaldo nella sfida tra West Ham e Manchester United. Ancora a segno nella sua seconda partita di Premier e ancora a fare la differenza in diverse occasioni. soprattutto verso lo scadere, quando il ritmo cala per la stanchezza e Ronaldo prova quelle sue incursioni in area che lo hanno sempre reso famoso nel mondo.
Ma il Far inglese che non é quello italiano, non si é lasciato abbagliare dal nome sulla maglia e dal prestigio del giocatore e ha gestito nel miglior modo possibile le due situazioni sul finale di partita che hanno visto il talento portoghese atterrato in area.
In entrambe il contatto era evidente, ma altrettanto evidente era il tentativo di accentuare la caduta da parte dello stesso Ronaldo e questo in Inghilterra non piace.
Alla fine il Manchester United ha portato a casa il punteggio pieno con grande fatica, troppa fatica contro un West Ham mai pago che se avesse realizzato il rigore all’ultimo minuto di gara avrebbe portato a casa un pareggio importante.
Dunque un 1 – 2 fuori casa meritato per il Manchester United ma che lascia molti dubbi attorno alle reali potenzialità di questa squadra che, nomi altisonanti a parte, si fatica, per livello di gioco e compattezza, a vederla tra le favorite per il titolo o per traguardi importanti. Se poi pensiamo che l’idea di squadra e di compattezza con un Ronaldo nel gruppo va a farsi benedire, diciamo che avere dubbi é più che legittimo. E’ più facile pensare Cristiano a tagliare nuovi record e nuovi traguardi personali in Premier piuttosto che raggiungere traguardi con tutta la squadra.
Meglio spiegare a Cristiano Ronaldo che il VAR inglese non é come quello italiano

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