Raccontare di Cuba é sempre affascinante. La sua storia ha fatto da contraltare in un’epoca moderna fatta di democrazia e capitalismo che hanno dominato per il mondo. Cuba era l’esempio vivente, per quanto forzato, di un regime comunista e dittatoriale che secondo alcuni poteva funzionare.
Delle persone che mi hanno raccontato di Cuba, in tanti sentivano quel richiamo culturale e sociale che poi ne ha permesso il successo.
Un successo di vertice e di idee politiche vecchie e ottuse che hanno sempre attirato l’attenzione del mondo intero.
Le persone che negli anni sono state a Cuba hanno raccontato il bello della vicenda. I cubani, quelli che scappavano da Cuba con piccole imbarcazioni o addirittura zattere nella speranza di raggiungere le coste della Florida, loro hanno raccontato la vera Cuba, un inferno.
Ancora oggi i cubani ne parlano come di un paese dove il regime ancora troppo oppressivo impedisce di vivere liberi, impedisce di garantire uguaglianza e rispetto per tutti, dove la povertà e la miseria stanno prendendo il sopravvento di fronte ad un governo che non accetta trattative e vie di mezzo.
Chi si ribella a Cuba é destinato ad essere messo da parte, per non dire arrestato o anche in alcuni casi torturato.
La situazione di Cuba non é la favola di cui alcuni personaggi con la maglietta di Fidel o del Che si divertono a parlarne di fronte ad un aperitivo in piazzetta a Portofino o su un blog comunista.
Cuba é tutt’altra cosa e merita il rispetto che solo il racconto dei cubani può garantire.
Il resto sono solo favole di scrittori di parole buttate al vento che faranno anche guadagnare qualche soldo con le pubblicità di google adsense ma non ci capiscono un bel niente di storia, di dittatura, di oppressioni, di comunismo.
Cuba merita il rispetto che si é guadagnata con la storia. Solo la gente di cuba dovrebbe essere autorizzata a parlarne. Gli altri dovrebbero solo restare a sentirli.
Non fate passare le vicende di Cuba come fossero delle favole

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