Come erano belli i tempi in cui i panni sporchi si lavavano in casa. Non era solo un modo di dire, per molti é stata una regola di vita. Una delle tante da ascoltare e decidere se seguire oppure no.
Oggi, per colpa anche dei social networks, tutti condividono tutto, panni puliti e sporchi, con quell’irriverenza che non rende proprio dei signori, ma eventualmente l’esatto opposto di un signore o una signora.
Ecco che dunque gettiamo nei socials le nostre vite, le cose belle, le cose brutte. Tutto all’interno di un grande contenitore di falsità che centrifuga tutto e scarica quanto di peggio la nostra vita privata e non possa offrire.
Queste cose un tempo si gestivano in casa. Tra le mura di casa, che siano quelle di un’abitazione privata o di un campo sportivo. Una volta il Papu Gomez si sarebbe chiarito a parole e forse anche con qualche spintone di troppo, ma lo avrebbe fatto tra le mura dello spogliatoio.
Stessa cosa per Dybala e la storia del rinnovo. Che noia che sta diventando. Non potrebbero gestirsela anche quella tra le mura dello Juventus Center?
Perché mai come oggi, ogni singola virgola che scriviamo diventa motivo non di sana conversazione, ma di sporco contrasto dialettico.
Sporco si, proprio come i panni che una volta li si puliva in casa propria… bei tempi per certi versi gli anni senza i socials che fanno credere a tutti di essere persone diverse da quello che sono.
Una volta i panni sporchi si lavavano in casa
