A poche ore di distanza dall’annuncio fatto da The Guardian in merito ai tagli di personale, ecco arrivare nello stesso giorno un comunicato della BBC che lascia sapere che almeno altre 70 persone saranno licenziate nel comparto News oltre alle 450 annunciate all’inizio di quest’anno.
Viene raccontato che l’aumento della pressione finanziaria a causa della pandemia ha portato a questa inevitabile rivoluzione che come sempre in questi casi prevede tagli e licenziamenti.
L’uragano mediatico inglese non sembra volersi fermare e nemmeno rallentare, anzi sembra peggiorare di giorno in giorno, dove a farne le spese sono giornalisti e collaboratori diretti di alcune delle principali testate britanniche.
Il punto debole resta però che dal di fuori sembra di volersi appellare ad una pandemia che ha costretto a rivedere i costi quando già a gennaio 2020 si parlava di ridimensionamenti.
Se poi si pensa che con lo smart working le redazioni potrebbero ridurre i costi diretti di almeno il 30% non si capisce perché questa corsa ai tagli ed ai licenziamenti, senza però pensare a cambiare assetto editoriale.
Pandemia mediatica anche alla BBC

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