I finlandesi sono stati invitati a dichiarare che vogliono unirsi alla NATO sin da subito. Sarà un altro importante sviluppo dopo l’invasione russa dell’Ucraina a febbraio, dopo la quale i paesi di tutto il mondo sono stati costretti a ripensare le loro alleanze sulla scia di una posizione più aggressiva del Cremlino.
La Finlandia è stata neutrale dalla fine della seconda guerra mondiale, dopo essere stata invasa dall’Unione Sovietica. La sua sconfitta da parte dei sovietici nel conflitto la portò a cedere il 10% del suo territorio e a concludere un accordo che la costrinse a pagare riparazioni e reprimere coloro che si opposero più ferocemente a Mosca.
Ma la situazione e l’evolversi degli ultimi mesi ha portato il governo finlandese a considerare con estrema urgenza la possibilità e la necessità di poter entrare a far parte della NATO, per evitare che un giorno possa diventare un altro territorio di conquista da parte della Russia, come é successo in Ucraina.
Ecco perché proprio oggi durante una conferenza stampa Sanna Marin, primo ministro finlandese ha dichiarato che la domanda di adesione alla NATO é già stata inviata. Se diventa la 31a nazione nel patto difensivo, la Finlandia spera di beneficiare dell’impegno uno per tutti e tutti per uno che richiede a tutti i membri di venire in aiuto di ogni singolo stato che viene attaccato. Ieri, la commissione di difesa del parlamento finlandese ha affermato che l’adesione alla NATO è l’opzione migliore per la Finlandia per garantire la propria sicurezza nazionale.
Aumenterebbe significativamente il deterrente per diventare un bersaglio dell’aggressione russa, ha concluso il comitato di difesa in una nota.
La Finlandia, che condivide un confine di 1.300 km (810 miglia) con la vicina Russia, è particolarmente vulnerabile perché la frontiera è difficile da difendere da un attacco aggressivo da est.
Sanna Marin, primo ministro finlandese, conferma che il suo paese ha chiesto di entrare nella NATO

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