Diciamoci la verità. Di solito le serie Tv o i film con la finanza come filo conduttore hanno sempre annoiato, a parte coloro che di finanza vivono e si nutrono ogni giorno.
Non é stato il caso di “Diavoli”, tratto dal best seller “I Diavoli” di Guido Maria Brera (edito da Rizzoli), prodotto da Sky Italia e Lux Vide, in collaborazione con Sky Studios, Orange Studio e OCS.
Due i protagonisti principali: da un lato Massimo Ruggero (Alessandro Borghi) head of trading in una delle più importanti banche di investimento al mondo, la New York – London investment Bank (NYL); dall’altro Dominic Morgan (Patrick Dempsey), CEO della banca. Accanto ai due protagonisti la figura di Nina, moglie di Dominic interpretata da una quasi perfetta Kasia Smutniak.
Ne escono intrecci che abbracciano periodi ed accadimenti politici e finanziari reali che alternano le ambizioni molto forti dei due protagonisti che iniziano la storia da compagni di viaggio e la terminano in maniera imprevista.
Ogni puntata alterna nuovi colpi di scena con una timeline ben definita che mantiene alta l’attenzione dello spettatore, come mai qualcosa di finanza aveva generato prima.
La finanza é presente e molto in questa serie, ma viene scandita in modo semplice e comprensibile a tal punto da attrarre sempre più l’interesse di chi guarda.
Una serie da suggerire caldamente, da vedere appena possibile, magari anche tutta d’un fiato visto che da questo venerdì si attende il finale di stagione.
Il successo ha superato ogni aspettativa, grazie all’interpretazione dei protagonisti e alla capacità degli stessi di dimostrare punti di vista simili ma contrapposti tra successo, denaro e potere.
Inutile negarlo, anzi importante sottolinearlo: il montaggio e alcune situazioni di ripresa sono da premiare perché sono di altissimo livello.

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