A dire il vero i tests sono stati fatti in diverse parti del mondo. Tutti con esito particolarmente positivo.
Il fatto di garantire ai dipendenti maggiore flessibilità e soprattutto maggiore tempo libero sembra che stimoli ancora di più la loro capacità produttiva addirittura del 30%.
Sono ormai diversi anni che se ne parla ma nessuno ha mai avuto il coraggio di mettere sul tavolo questa opzione. Ecco invece che con il coronavirus ed i lockdowns forzati in molti paesi nel mondo si sono visti costretti a fare smart working che spesso hanno significato minor tempo effettivo al lavoro ma maggiore produttività.
Se la stessa opzione viene riportata in ufficio o in azienda il valore finale non cambia e si attesta sempre su di un incremento della produttività notevole.
Tra i primi paesi a valutarne l’effettiva praticità la Spagna che nei prossimi mesi su spinta del governo autorizzerà queste variazioni di orario lavorativo.
Saranno mesi importanti perché se i dati continueranno ad essere gli stessi di oggi il processo nei prossimi anni potrebbe riguardare tutta Europa e non solo.
Se poi alla settimana lavorativa di 4 giorni saremo in grado di valutare anche l’esperienza part time in ufficio e part time in smart working allora saremo di fronte ad un traguardo impensabile solo fino a pochi anni fa.
In Spagna si testano settimane lavorative di 4 giorni

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