Diverse aziende di cibo e bevande come McDonald’s, KFC, Burger King, Starbucks, Coca-Cola e PepsiCo sono state criticate per essere state in gran parte in silenzio sulla guerra e sono sottoposte a crescenti pressioni da parte degli utenti dei social media e di figure di spicco per ritirare i loro affari dalla Russia.
Mentre le principali aziende tecnologiche come Apple, Microsoft e Samsung e aziende come Visa, Paypal e Netflix hanno chiuso le operazioni o tagliato i legami con la Russia a seguito dell’invasione dell’Ucraina, altre grandi aziende occidentali stanno affrontando minacce di boicottaggio se non seguiranno la stessa strada.
Improbabile che potranno fermare totalmente le operazioni commerciali su suolo russo, ma potrebbero individuare un modo per limitarle al minimo con lo scopo principale non certo di colpire il popolo russo, ma per mandare un messaggio importante e pesante al governo russo e alla decisione di invadere l’Ucraina.
Grossi brand americani tartassati sui social per non aver fermato i loro affari in Russia

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