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La disabilità delle donne

editoriale italiano

Ci si mette in prima fila ovunque a fare gli auguri alle donne l’8 marzo e dal 9 marzo si torna a prenderle a sberle e a maltrattarle come prima o forse anche peggio.
Ho visto troppo in questo mondo per pensare che sia cambiato abbastanza da esserne soddisfatti.
Le donne venivano trattate da esseri inferiori prima e vengono trattate ancora con riserva nel 2021.
Tante situazioni sono migliorate ma siamo ancora troppo lontani. Fateci caso, la gente si meraviglia quando il direttore é una donna, quando il presidente é donna, quando ad eccellere é una donna. Sembra quasi che le donne vengano trattate con delicatezza non per rispetto e per merito ma perché dimostrano di avere qualche forma di disabilità che fatichiamo a comprendere.
Ecco, appunto, fatichiamo a comprendere perché la nostra mente, troppo spesso maschile pone dei limiti ad un ragionamento aperto che non ci permette di pensare senza preconcetti.
Non tutti, ma i più ignoranti ragionano in questo modo. Un pò quello che accade con le persone di colore. Tante volte non é nemmeno razzismo, é pura ignoranza. Quando una persona di colore occupa posizioni di rilievo la mente degli stolti ragiona per preconcetti ignoranti, perché ignorano la globalità della situazione.
La stessa cosa accade alle donne.
Sono cresciuto con una madre single, che ha dovuto mettere in campo ogni forza fisica e psichica per farcela nella vita. Ho lavorato per 30 anni in ambienti dove le donne venivano discriminate, sottopagate, maltrattate psicologicamente dalla mattina alla sera, tutto sotto gli occhi di noi “uomini” che abbiamo sempre accettato tutto questo quasi come dei complici indifferenti.
Perché il punto é semplice.
Se vogliamo che le cose possano davvero cambiare in futuro dobbiamo smetterla di accettare anche le situazioni più semplici e più banali della nostra quotidianità.
Se vogliamo che le cose cambino per davvero dobbiamo smetterla di sentirci complici di un passato vecchio ed ignorante e pensare insieme alle donne ad un futuro migliore.
Perché questo fanno le donne, ci superano in tutto. Dunque smettiamo di identificarle per quello che vorremmo che fossero o per quello che il passato ignorante ci ha insegnato dobbiamo costringerle ad essere.
Abbiamo l’opportunità di pensare insieme alle donne ad un mondo migliore. Non raggiungeremo mai questo obbiettivo se non cominciamo a renderle protagoniste del nostro futuro.
Smettiamola di guardarle con occhi pieni di dubbi e preconcetti, questo le ferisce e le umilia nel modo peggiore.

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