Un surfista è stato morso a morte da uno squalo al largo della costa orientale dell’Australia domenica scorsa, mentre molti locali si recavano in spiaggia per celebrare la festa del papà.
Compagni di surf, passanti e paramedici hanno sottoposto l’uomo alla rianimazione cardiopolmonare, ma in seguito al grave infortunio al braccio subito, non ha potuto essere rianimato, ha detto Chris Wilson, funzionario dell’ambulanza del New South Wales.
L’attacco è avvenuto al largo delle spiagge di Shelly e Emerald a Coffs Harbour, a circa 600 km a nord di Sydney.
Il testimone Aaron Armstrong ha detto che Emerald Beach era molto affollata e molti locali erano in acqua per godersi e celebrare la festa del papà. E’ il primo attacco di uno squalo in questa zona da moltissimi anni.
Lo stato del Nuovo Galles del Sud è bloccato dal coronavirus, ma le persone possono lasciare le loro case per fare esercizio, incluso il nuoto. Le persone della stessa famiglia erano autorizzate ad andare in spiaggia per la festa del papà.
Prima di domenica, il più recente attacco mortale di squali in Australia è avvenuto a maggio al largo della costa di Forster.
Solo lo scorso anno, con ben 18 segnalazioni, l’Australia ha registrato il più alto numero di attacchi di squali dal 1929.
L’introduzione delle reti contro gli squali sulle spiagge più popolari ha portato a un calo significativo degli attacchi mortali.
Surfista ucciso da uno squalo in Australia

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