Avete presente quando si dice essere pronti in un momento di necessità enorme? Quando si ha un prodotto o un servizio che può servire alla comunità nel suo insieme?
E’ stato il caso di un’azienda specializzata in videoconferenze. Si chiama Zoom e prima o poi l’abbiamo incrociata tutti in questi ultimi giorni. Perché dalle videoconferenze aziendali adesso si é passati alle lezioni online, agli esami in diretta, a procedimenti penali sino a condivisioni di ogni genere.
Dove c’é lo smart working c’é Zoom. La sola cosa per usufruire del servizio, che prevede anche un account di base gratuito, é il poter usare una connessione ad internet almeno buona, per intenderci almeno un 3G ma non di meno.
A quel punto si apre un mondo di possibilità e di soluzioni che rendono il social distancing un vecchio brutto ricordo, perché ci si può trovare tutti online e condividere ogni cosa. Dagli auguri di compleanno alle lezioni universitarie.
Ovviamente l’azienda offre anche soluzioni a pagamento a seconda delle personali necessità, ma in definitiva si sono fatti trovare pronti nel momento giusto. Non sono nati con e per il coronavirus ovviamente ma con gli ordini di “restare a casa” in tutto il mondo la Zoom come azienda ha fatto il grande balzo.
Ora viene valutata diverse centinaia di milioni di dollari e la sua valutazione é destinata a crescere.
Ecco la differenza tra il farsi trovare pronti, tra l’essere una realtà rivolta al futuro ed una situazione di e-learning all’italiana ancora ai tempi della pietra che si é fatta trovare totalmente impreparata e obsoleta.
Zoom ora vale parecchi milioni di dollari

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