Il velivolo Starship SN6 di SpaceX ha completato con successo un altro test di volo sino a 150 metri di altitudine a Boca Chica, in Texas.
Proprio come il primo hop test e il breve volo condotto dall’SN5 ad agosto, quest’ultima impresa mira a perfezionare le capacità di lancio e atterraggio di SpaceX.
Il test é stato un successo anche questa volta con la navicella spaziale che è salita in aria, raggiungendo un’altezza di 150 metri.
Il prototipo di razzo è stato riempito con ossigeno liquido e metano prima di essere lanciato grazie alla potenza del motore Raptor di SpaceX.
In un tweet, Elon Musk ha paragonato la forma del velivolo a una torre dell’acqua volante, ha detto: “Si scopre che puoi far volare qualsiasi cosa ahah”.
Musk ha dichiarato anche che che i futuri voli di prova dei prototipi che mirano ad andare più in alto di un semplice “salto” “probabilmente cominceranno il prossimo anno”.
Musk ha detto anche che il prossimo passo sarà applicare i lembi mancanti e tentare test più intensivi ad alta quota.
L’astronave è stata progettata come una nave da carico di lunga durata e, a un certo punto, ci sono piani per equipaggiarla eventualmente per traghettare i passeggeri da e verso Marte, essendo in grado di effettuare più voli in un giorno.
Ovviamente quel sogno è molto lontano, ma questi test vengono effettuati per perfezionare il processo.
SpaceX ha lanciato per la prima volta il suo prototipo più piccolo, Starhopper, nel luglio 2019, ed è stata la prima volta in assoluto che il motore Raptor è stato utilizzato per effettuare un volo libero. Pensare ad utilizzare una navicella spaziale per atterrare e ripartire ovunque nello spazio significa proprio perfezionare all’esasperazione questa fase delicatissima. Ecco dunque la fondamentale importanza di questi test brevi.
La navicella SN6 di SpaceX ha completato anche il secondo test

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