L’invasione da parte della Russia su territorio ucraino ha scatenato l’ira del mondo intero. Tutti che condannano l’operato di Putin e tutti che sono pronti a mettere veti e restrizioni. Ma nessuno ha il permesso di poter andare oltre. Questo perché Putin negli ultimi anni ha lavorato accerchiando il sistema internazionale e le convenzioni europee per potersi trovare in una situazione di totale controllo.
Nonostante le atrocità, nonostante l’ingiustizia, nonostante la sconsideratezza della guerra in Ucraina, nessuno ha il coraggio e la possibilità di intervenire.
Sarebbe la terza guerra mondiale se lo facessero e sarebbe letale, non più atomica, bensì nucleare. Ne usciremmo vivi in pochi e sarebbe davvero improbabile riuscire a riprendersi.
Ma anche questo Putin lo aveva previsto, lo aveva programmato e lo aveva pianificato nei minimi dettagli.
Non trattiamolo come un pazzo e basta perché lo abbiamo considerato tale per molti anni e adesso paghiamo il prezzo di averlo sottovalutato.
Sapevamo tutti che sarebbe successo, dunque perché non ci siamo tutelati prima e non abbiamo tutelato il popolo ucraino?
Oggi assistiamo da spettatori inorriditi alle atrocità degli atti compiuti dall’esercito russo su territorio ucraino, ma sapevamo da molti anni che sarebbe potuto accadere e sapevamo che questa era la direzione presa dal governo Putin.
Dunque facciamo un passo indietro, smettiamo di sottovalutare lo Zar di Russia e cerchiamo una via d’uscita.
Alla fine Putin avrà comunque vinto, perché qualsiasi accordo sarà a suo vantaggio. Proprio quello che voleva e ha sempre voluto.
L’Ucraina nel giro di 15 giorni sarà sotto il controllo della Russia e Putin ne avrà ogni potere. Noi continueremo a guardare e a parlare di sanzioni, impotenti di fronte ad una delle più grandi ingiustizie della storia dell’uomo. Di fronte all’ennesimo matto assetato di potere e di fronte all’ennesima strage di civili innocenti. Assisteremo a milioni di persone che verranno sottomesse ad un regime dittatoriale in condizioni deplorevoli. Assisteremo all’ennesima disfatta nella storia della Russia come concezione politica.
Dopodiché, come fatto in passato, ci costringeranno a mettere i morti alle spalle, bambini compresi, come accaduto a suo tempo nella ex Jugoslavia, fare finta di nulla e riprenderemo persino i rapporti con i russi, con le istituzioni sovietiche e forse con lo stesso Putin, perché alla fine i soldi faranno la differenza proprio come l’hanno fatta quelli degli oligarchi russi in giro per il mondo, amici di Putin e sostenitori del suo governo di oppressione. Non abbiamo mai rifiutato i loro soldi, tanti soldi. Oggi facciamo finta di essere schifati da queste persone ma domani accetteremo ancora i loro soldi, come é sempre stato. Continueranno a comprare squadre di calcio, piuttosto che banche o società fittizie che servono solo a ripulire soldi. Continueranno imperterriti a fare il bello ed il cattivo tempo perché ormai non siamo più nel secolo scorso, siamo in un nuovo millennio in cui i soldi ancor più della politica decideranno le sorti di intere popolazioni.
Nessuno ferma Putin perché nessuno é nella posizione di poterlo fare

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