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In Vacanza su Marte, ma anche no

editoriale italiano

Il nuovo cinepanettone di Natale, diretto da Neri Parenti e con la partecipazione di Massimo Soldi e Christian De Sica, ha deluso le aspettative già peraltro deluse ancora prima di uscire.
Il trailer dava da capire che si sarebbe trattata dell’ennesima interpretazione cinematografica di qualcosa di demenziale che ha sempre attirato l’attenzione per quanto “leggero”, dunque immancabile nelle nostre vite.
Si sa, tutti noi abbiamo bisogno di distogliere l’attenzione dai problemi e dalle pressioni della vita e tutti noi abbiamo sempre trovato nei film un modo diretto ed immediato per poterlo fare. Per questo i film demenziali hanno sempre avuto un loro personalissimo successo.
Livello qualitativo basso, di gran lunga al di sotto della sufficienza, effetti speciali da dimenticare e ambientazioni da non considerare nemmeno.
Tutto questo finisce in secondo piano se le “scenette” di cui é fatto un film “leggero” riescono a mantenere l’attenzione dello spettatore.
In Vacanza su Marte distrugge ogni punto di riferimento persino per i film di Natale, per i cinepanettoni e per la demanialità più acuta, cercando di rimanere aggrappato all’interpretazione dei due protagonisti, che soprattutto nel caso di De Sica ha sorretto l’intero film.
Forse sarebbe meglio fermarsi se alla fine del film viene spontaneo dire: “meno male che non abbiamo pagato per vederlo in una sala cinematografica!!!”
La cinematografia é fatta anche di film demenziali, che raccontano comunque sempre una storia. Questo film invece non racconta nulla e non riesce nemmeno ad essere demenziale al punto giusto.
Si può vederlo certo, ma anche no.

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