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Midnight Sky e le aspettative deluse

editoriale italiano

Avete presente quando si sceglieva un film in un negozio di noleggio DVD o videocassette? Tante volte, lo abbiamo fatto tutti, si andava sulla fiducia. Quella che riversiamo in un attore piuttosto che un altro che ci faceva pensare che sarebbe stato un buon film solo perché c’era lui o lei nel cast…
Quanti buchi nell’acqua si sono fatti per colpa di questa teoria.
Ebbene ieri ho visto Midnight Sky su Netflix. Protagonista George Clooney che ha fatto anche da regista.


Racconta di uno scienziato dedito ai suoi studi che scopre qualcosa di straordinario come la possibilità di vita su di un altro pianeta che apre ad uno scenario di un possibile futuro, visto il peggiorarsi delle condizione della Terra.
Dunque ad essere onesti il girato é buono, almeno da 3 stelle, la qualità degli effetti speciali buona anch’essa. Non da premio oscar ma di buon livello. La sceneggiatura valida e interessante.
Ma quello che mette a disagio é il montaggio che ha reso troppe parti del film di una lentezza sconcertante. Ci sono passaggi belli, interessanti e che catturano l’attenzione che hanno bisogno di più spinta.
Un film da non vedere sul divano, ma da una sedia normale, perché sul divano il rischio é forte di potersi addormentare almeno un paio di volte prima della fine ed essere costretti a tornare indietro.
Nota a parte Clooney come attore, di ottimo livello la sua interpretazione e proprio questo aspetto mette ancor più in discussione la necessità di averlo anche regista, con budgets di questo livello si poteva evitare.

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Written by Miriam Parodi

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